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Le malattie dell'olivo: malattie minori

VARIE

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

o antracnosi Agente patogeno: Colletotrichum gleosporioides

  • I tessuti colpiti sono rami, foglie, frutti e talvolta anche i fiori.
  • La presenza del patogeno è riscontrabile per eventuali macchie aride, biancastre, tondeggianti

o irregolari sui rami che disseccano con caduta di foglie e frutti.

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

Agente patogeno: Colletotrichum gleosporioides

I sintomi di lebbra sono rappresentati da tacche depresse di tessuto marcescente a partire da inizio invaiatura .

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

Agente patogeno: Colletotrichum gleosporioides

Nei casi più gravi le drupe deperiscono e cadono a terra, altrimenti rimangono pendenti fino all' anno successivo assumendo nel tempo un aspetto rinsecchito da cui i nome di "mummie". In condizioni di elevata umidità sulle parti colpite si possono osservare le fruttificazioni del fungo di colore rosa

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

Sui frutti si manifestano con macchie brune più o meno chiare, spesso nel punto di inserzione del peduncolo. Sulle foglie, invece, macchie dapprima verde chiaro poi bruno, prevalentemente lungo i margini e successivamente cadono.

Olive con sintomi di lebbra

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Si conserva sotto forma di periteci, di micelio o di conidi nei frutti marciti, nei semi, nei residui vegetali.
  • Penetra attraverso aperture naturali (stomi, lenticelle) o ferite. germinazione dei conidi del fungo è possibile soltanto in presenza di acqua.

Esiste un’elevata correlazione con gli attacchi della mosca in quanto le ferite provocate dall’insetto ne favoriscono la penetrazione.

Le infezioni avvengono a temperature comprese tra 15ºC e 25ºC, 22ºC è la temperatura ideale.

Lebbra dell'olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • I funghi si localizzano nelle zone concentriche intorno alle macchie e producono una sostanza gelatinosa, inizialmente di colore rosa che vira successivamente al marrone. A causa di questa caratteristica esteriore la malattia è chiamata "lebbra dell’olivo".
  • In seguito, le olive subiscono una disidratazione, raggrinziscono e per concludere mummificano e la parte interna dei frutti marcisce.
  • Le principali conseguenze della malattia sono una perdita di peso del 40% - 50%, la caduta anticipata dei frutti (a volte metà del raccolto) e un’elevata acidità dell’olio estratto con colore e gusto difettosi. L'acidità può raggiungere valori maggiori di 13% e quando gli attacchi sono intensi, gli oli sono chiamati "oli rossi" a causa del loro colore anormale.
  • In alcune annate colpisce rametti e foglie. Dalle olive attaccate si ottiene un olio di qualità molto scadente.

Piombatura dell’olivo (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Cercospora cladosporioides
  • Il patogeno attacca soprattutto le foglie giovani sulla cui pagina inferiore si sviluppa una muffa di color grigio piombo. Sulla pagina superiore si sviluppano macchie giallastre o brune, mal definite. Le foglie colpite in autunno cadono nella primavera successiva.

Prodotti fitosanitaria ad azione funghicida (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

Principio attivo % p.a. Spettro d'azione

Dodina 40% Occhio di pavone. Poltiglia bordolese 20% Cu Occhio di pavone, cercosporiosi, Iebbra. Ossicloruro di rame 50% Cu Occhio di pavone, cercosporiosi, lebbra. Idrossido di rame 35% Cu Occhio di pavone, cercosporiosi, Iebbra.

Saissetia oleae (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Per la sua forma emiglobosa caratterizzata da un rilievo dorsale ad H e per la colorazione scura, è detta "mezzo grano di pepe".
  • È la cocciniglia più diffusa e dannosa degli oliveti, ma essendo polifaga può svilupparsi a spese di molte piante di interesse agrario e ornamentale.

potature di sfoltimento e concimazioni equilibrate (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

DANNI (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Provoca un danno diretto con la sottrazione della linfa e uno indiretto provocato dal rilascio della melata. Quest'ultima si deposita sulla vegetazione sottostante e favorisce lo sviluppo di funghi saprofiti che, incrostando rami e foglie, riducono la fotosintesi e gli scambi gassosi:la fumaggine.
  • Un solo individuo è in grado di produrre una quantità di melata tale da coprire oltre 30 foglie.
  • Tutto ciò causa un deperimento progressivo degli olivi che si manifesta con una generale diminuzione dell'attività vegetativa, con scarse fioriture e fruttificazioni.

CICLO (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Può compiere 1 o 2 generazioni annuali, a seconda delle condizioni climatiche. Sverna in prevalenza come neanide di 2a/3a età. Quest'ultime, tra aprile e maggio raggiungono l'età adulta. Spesso l'ultima muta è preceduta da una migrazione delle neanidi dalle foglie ai rametti di olivo.
  • A partire dal mese di maggio inizia l'ovideposizione chesi prolunga fino a luglio. Ogni femmina può deporre da 200 ad oltre 1000 uova. Durante l'estate (luglio-agosto) schiudono le neanidi che si fissano sulla pagina inferioredelle foglie. La prima e la seconda muta avvengono in settembre-ottobre.
  • Alcuni individui possono anche raggiungere lo stadio adulto ed avviare una seconda generazione.

LOTTA (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • La cocciniglia è favorita dall'ombreggiamento della chioma e dalle eccessive concimazioni. Si consiglia perciò di non eccedere con i concimi azotati e di procedere a potature di sfoltimento.
  • In natura una numerosa corte di predatori e parassiti provvede al controllo biologico della specie. Tra essi troviamo le coccinelle (Chilocorus bipustulatus L. e Exochomus quadripustulatus L.) che predano uova e neanidi, le larve del lepidottero Coccidiphaga scitula (Rbr.) che preda le uova e altri ancora come antocoridi e crisopidi.

LOTTA (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

LOTTA (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • Il trattamento, per risultare efficace, si farà tra luglio e agostoallorquando oltre il 60% delle uova sono schiuse e le giovani neanide di 1^ e 2^ età sono fuoriuscite dallo scudetto della madre intervenendo proprio contro di queste con carbaryl(250 gr/hl) aggiunto di olio bianco (200 cc/hl) con azione adesivante; in caso di forte infestazione ripetere il trattamento dopo 15 giorni.
  • Nella lotta biologica risulta essere efficace intervenire nel momento della fuoriuscita di almeno il 60% delle giovani neanide (si può notare anche ad occhio nudo una polverina di color arancione-rosacea, intorno allo scudetto di cocciniglia) con un trattamento di solo calce idrata sciogliendo in 100 litrid’acqua 3 Kg di calce la quale agisce come disidratatore contro le giovani neanide che in questo periodo sono prive dello scudetto di protezione. Eliminata la cocciniglia è opportuno trattare con prodotti rameici per combattere la fumaggine.

VERTICILLOSI (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

Il responsabile è un fungo deuteronicete, il Verticillium dhaliae Cleb. Quello che rende temibile il verticillio sono gli organi di propagazione i quali si possono conservare per molto tempo (anche 10-15 anni) in terreni che hanno ospitato precedentemente piante erbacee orticole infette. La malattia interessa sporadicamente anche le piante adulte, sebbene questo aspetto sia da considerare solo nel caso che la pianta venga individuata quale fonte di prelievo per il materiale verde da destinare alla riproduzione.

Modalità dell’infezione (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

La penetrazione del fungo all’interno delle piante di olivo avviene in genere attraverso le radici, a partire da lesioni causate da insetti, nematodi oppure attrezzi meccanici. Più rara, ma sempre possibile, è la penetrazione attraverso rami tagliati con le operazioni di potatura. La sintomatologia in seguito all’attacco della tracheoverticilliosi si manifesta con due tipi di decorsi: acuto o cronico. Decorso acuto Nella sindrome acuta le foglie, all’inizio, appassiscono leggermente per poi disseccare e piegarsi a doccia nell’arco di pochi giorni assieme ai rami dove a volte restano attaccate; questo dipende dalla rapidità con cui si verifica la malattia. Le piante colpite, a volte secondo quanto riportato dalla letteratura scientifica, tendono a reagire mediante l’emissione di nuovi polloni nella parte inferiore del tronco. Decorso cronico La sindrome cronica si manifesta in maniera molto più lenta rispetto al caso precedente; le foglie ingialliscono, disseccano progressivamente, infine cadono. In tutte e due i casi i sintomi compaiono prima sulla parte aerea per poi diffondersi verso il basso.

VERTICILLOSI (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

In ambo i casi, facendo una sezione di un rametto, questo presenta un’anormale colorazione marrone o bruno nerastra, dei vasi di trasporto situati subito al di sotto della corteccia. I sintomi solitamente compaiono alla ripresa vegetativa e vanno man mano aumentando col decorso stagionale. Alla fine dell’estate, i sintomi possono regredire, per poi in genere ripresentarsi con maggiore intensità l’anno

successivo.

L’unica terapia che oggi è possibile praticare alle piante ammalate è l’asportazione e la bruciatura delle parti deperite o seccate, disinfettando i tagli più grossi con una miscela di “vinavil+benomil a 1%. La realizzazione di oliveti, in terreni precedentemente utilizzati per

Prove di lotta alla verticillosi dell’olivo (Verticillum dahliae) con iniezioni alle branche del principio attivo Fosetyl Aluminum

E’ buona norma operare un’attenta e continua disinfezione degli attrezzi della potatura con ipoclorito di sodio per evitare la trasmissione del fungo: è opportuno potare separatamente le piante malate alla fine rispetto a quelle sane.

Margaronia (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

L'uovo di colore variabile dal bianco pallido al giallastro è di forma ellittica, appiattito, e delle dimensioni di 1 x 0,5 mm.

La larva, di colore verde brillante talvolta con riflessi vinosi, ha il capo giallastro ed è lunga circa 20 / 22 mm. la crisalide presenta un colore dapprima verdastro che si oscura gradatamente fino a marrone e misura circa 12 / 16 mm. di lunghezza e 3 / 4 mm. di larghezza.

La crisalide, di colore testaceo sfumato, ha una lunghezza che varia da 12 a 16 mm. e presenta una carena longitudinale mediana.

L’adulto è una farfallina di colore bianco madreperlaceo brillante con margine anteriore delle ali nocciola chiaro; l’apertura alare e’ di circa 25 / 30 mm; il maschio si differenzia per un ciuffetto di squame allungate nella parte terminale dell’addome.

Margaronia (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

  • depone le uova sui nuovi germogli e le larve si nutrono delle foglioline tenere
  • può compiere 4-5 generazioni a partire dalla primavera
  • è dannosa solo sulle piante giovani perché può ostacolarne l’accrescimento
  • Si possono usare il triclorphon, fenitrothion microincapsulato ecc

Controllare i germogli (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

controllare periodicamente i germogli in primavera e a fine estate (seconda crescita dell’olivo) per verificare la presenza delle larvette verdi e dei fili sericei che formano intorno alle foglioline

OZIORRINCO (DOTT AGR. FABIO DI PALMA)

L' Otiorrhynchus cribricollis (Gill.) è un coleotterocurculionide molto comune oltre che sull'olivo anchesu vite, pesco, fragola e varie piante forestali eornamentali. È un insetto che da adulto pratica delle tipiche erosioni dentellate sui margini fogliari. Rode anche la corteccia dei giovani germogli o, conforti infestazioni, i piccioli di foglie e drupe provocando cascole anche notevoli .
Il controllo si esegue sulle piante più sensibili e cioè quelle giovani al 1°-2° anno di impianto. Andranno usati esteri fosforici trattando però solo le piante perimetrali rivolte verso siepi o boschi da cui partono le infestazioni. Ai fini della difesa però sono molto utili anche le bande adesive o le colle da fissare alla base dei tronchi. Come lotta biologica, attualmente sono in commercio dei prodotti a base di nematodi ento-moparassiti (Steinernerna spp. e Eterorhabditis spp.) che agiscono contro le larve presenti nel terreno

 

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